Che talento puro... strepitoso!!!
martedì 30 dicembre 2008
lunedì 29 dicembre 2008
TEO TEOCOLI interpreta RAY CHARLES a "CHE TEMPO CHE FA" (28/12/08)
Teo replicherà domenica prossima... non perdetelo!!!
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Che tempo che fa Teocoli racconta 45 anni di carriera a Fabio Fazio
Due serate con Teo Teocoli protagonista assoluto a «Che tempo che fa» in cui racconterà a Fabio Fazio oltre 45 anni di carriera. Le due puntate speciali andranno in onda il 28 dicembre e il 4 gennaio, dalle 20.10 su Rai Tre. L’attore teatrale e tv, conduttore, poliedrico one-man-show, con una lunga carriera iniziata negli anni ’60 nel Clan Celentano e al Derby, proporrà alcuni dei suoi personaggi più amati: da Armani a Celentano al presidente dell’Inter Moratti. Teocoli confessa di aver lasciato «quasi definitivamente» la tv e a teatro fa regolarmente il tutto esaurito tanto che il suo show «Dal derby al nuovo» da ottobre scorso è stato visto finora da oltre 15mila spettatori.
tratto da www.ilgiornale.it
mercoledì 24 dicembre 2008
lunedì 15 dicembre 2008
giovedì 27 novembre 2008
giovedì 13 novembre 2008
Sabato 15 "Dal derby al Nuovo" al Teatro Apollonio
Un titolo attinto dal linguaggio sportivo per raccontare quarant’anni di carriera: Teo Teocoli ritorna a far ridere il pubblico di tutta Italia con lo spettacolo “Dal Derby al Nuovo”, in scena sabato 15 novembre all’Apollonio di piazza della Repubblica.
Il grande Teo, accompagnato dalla band “Doctor Beat”, ripercorrerà i suoi debutti artistici da emigrante nella fredda Milano del Dopoguerra ai primi passi mossi sul palco del “Derby
Club” fino ai successi di questi ultimi anni, mattatore delle grandi platee teatrali e televisive.
“Dal Derby al Nuovo”
sabato 15 novembre - ore 21
Teatro M. Apollonio
piazza Repubblica - Varese
Infotel. 0332.247897
www.teatrodivarese.it
tratto da www.mondovarese.it
Tutti pazzi per Teo
“Unico e irripetibile”. “Soprendente”. “Un vero fuori classe della comicità”.
Questi i commenti per lo spettacolo “Dal Derby al Nuovo”, l'ultimo lavoro teatrale che Teo Teocoli porta in giro per i teatri d'Italia in una tournée che tocca 12 tappe in tutta la penisola, da Torino, tappa di partenza, a Reggio Calabria, Bologna, Genova, Bergamo, fino a Milano dove proprio al Teatro Nuovo si chiuderà il tour dal 30 dicembre al 18 gennaio.
E' un Teocoli oramai abituato e soddisfatto della sua grande collaborazione con la Domenica Sportiva, in veste di opinionista a volte serio e a volte meno, inserito a pieno in un organico di professionisti del settore, capaci però di ridere e supportare gli sketch del comico milanese. In particolare con il conduttore Massimo De Luca, con Fulvio Coolovati e con l'ex arbitro Tombolini, divenuto il vero riferimento della satira di Teocoli. Un ruolo inedito ma che piace al pubblico e che soddisfa la mancanza dei grandi comici italiani che in televisione faticano a ritagliarsi lo spazio che meriterebbero. E allora il teatro, dove il pubblico, oltre a non mancare mai, può ritrovare negli spettacoli di Teo Teocoli i personaggi che hanno spopolato negli ultimi quindici anni di televisione: da Felice Caccamo a Peo Pericoli e Gianduja Vettorello, passando dalle imitazione di Massimo Moratti, Valentino Rossi e Adriano Galliani. Proprio a Torino il 25 ottobre è stato presentato lo spettacolo una città porta fortuna in cui il comico è tornato volientieri «A Torino vengo da sempre, ho debuttato al Carignano con Lino Toffolo, sono passato varie volte dal Centralino, dal West End di Pino Torinese, dall' Hollywood di corso Francia a suonare i Beatles. C' era Gipo Farassino e Andreasi con il suo cabaret astratto. A Torino, frequentando gli stadi, ho inventato il personaggio di Gianduja Vettorello, il cronista sportivo piemontese di Mai dire Gol, quello che ha il nasone lungo da bugiardo, il cappotto demodé, uno precisino che non perde mai la calma se non per scagliarsi contro le novità, come era, ai tempi, lo stadio Delle Alpi».
“Dal Derby al Nuovo” è uno spettacolo, che racconta di un viaggio lungo molti anni che si esaurisce però nello spazio di poche centinaia di metri: lo storico derby, il teatro Nuovo e la sua città nel cuore di Milano. Insomma signor Teocoli lei ha camminato per tanto tempo, senza fare molta strada... Cosa ci può dire di questo spettacolo? Quali saranno le novità?
“ RIASSUME 40 ANNI DI CARRIERA TRA TEATRO, CABARET E TV. FARO' MENO PERSONAGGI PER DEDICARMI DI PIU' AI MONOLOGHI. POI, COME SEMPRE, MOLTO SPAZIO SARA' DATO ALL'IMPROVVISAZIONE”.
Questo spettacolo è il quarto “one man show” per i teatri d'Italia, negli ultimi cinque anni. Un ritmo intenso di realizzazioni, un lavoro dietro l'altro, e tutti (a guardare i dati) con ottimi successi di pubblico. Questo format ha premiato la sua comicità, ancor di più di quello che le ha potuto dare la televisione?
“SONO DUE MODI DIVERSI DI FARE SPETTACOLO QUELLO TRA TEATRO E TV E NON CREDO CHE LA TELEVISIONE ABBIA DATO MENO DEL TEATRO. PIUTTOSTO, OGGI NON E' POSSIBILE FARE LA TV CHE PIACE A ME, MA ANCHE A FIORELLO o a PROIETTI, PER FARE altri NOMI”
Quanta importanza ha per i tempi del suo spettacolo, la band che lo accompagna: la Dottor Beat? Quanto le sono fedeli visto che la seguono da diversi anni?
“SONO CON ME DA TANTI ANNI, C'E' UN OTTIMO AFFIATAMENTO”.
Le imitazioni di personaggi famosi come Valentino Rossi o il presidente Moratti o ancora la storica imitazione di Galliani, sono intuizioni venute all'improvviso e poi via via perfezionate, oppure quando decide di interpretare un personaggio lo fa a tavolino e poi prova a studiarne il modo di parlare o di gesticolare e non lo porta in scena se non prima di averne imparato i minimi particolari?
“TUTTI I PERSONAGGI NASCONO DA UN'INTUIZIONE, DALLO STUDIO DI UN TIC, DI UN GESTO, DI UN MODO DI PARLARE, MA POI E' FRUTTO DI STUDIO, DI UN LUNGO STUDIO, ANCHE CON IL TRUCCO”
Cosa pensa di Zelig e Colorado? Sono trasmissioni e progetti che hanno fatto del bene ai giovani attori e in generale al cabaret italiano o no? Sembra, agli occhi di un pubblico semplice, che il cabaret degli ultimi anni si sia un po' livellato. E' un parere condiviso anche dalla vecchia guardia del teatro comico?
“PENSO DI SI. BENE CHE CI SIANO TRASMISSIONI TV DI CABARET, POI DOBBIAMO ANDARE A GUARDARE I CONTENUTI, E LI' E' UN ALTRO PAIO DI MANICHE”.
Quando ha incominciato a collaborare con la Domenica Sportiva e ha conosciuto Tombolini ha capito subito che sarebbe potuto diventare la sua spalla ideale?
“DANIELE TOMBOLINI E' UNA "SPALLA NATURALE", IO L'HO SOLO "SCOPERTO" (e ride)
Quello che si nota, da quando ha indossato le vesti di opinionista via via sempre più seriamente è che non le dispiace intervenire come intervistatore nei riguardi dei protagonisti del mondo del calcio: allenatori, calciatori e dirigenti, vista la sua competenza in materia. Addirittura l'abbiamo vista fare domande in spagnolo al tecnico Campione d'Europa Aragonez. Quanto le piace seguire in maniera professionale l'evolversi della stagione sportiva? E' un giornalista mancato o uno sportivo- dipendente che si fa sempre coinvolgere?
“NON SONO UN GIRONALISTA MANCATO, SONO UN APPASSIONATO DI SPORT, IN PARTICOLARE DI CALCIO. M'ìINTERESSO DI SPORT, COME TANTI ITALIANI, MA MI PIACE APPROFONDIRE, CERCARE ANCHE DI NON FARE LE SOLITE DOMANDE...”
Il giocatore del Milan a cui è più legato o per amicizia o come ricordo da tifoso?
“BEH, PAOLO MALDINI E' LA BANDIERA, MA ANCHE UN MIO CARIO AMICO. CONOSCO BENE TUTTI MA CON LUI CI CONOSCIAMO DAI SUOI ESORDI NEL CALCIO, GRAZIE A PAPA' CESARE, UN ALTRO GRANDE AMICo CHE CONOSCO DA QUANDO GIOCAVA”.
O) Sulla pagina di Wikipedia viene riferito nella sua biografia che in Rai, dopo Bonolis, le avevano chiesto di condurre “Affari Tuoi” ma poi fu la Endemol stessa a decidere che non era idoneo alla trasmissione, scegliendo invece Pupo. Una scelta che al pubblico ancora oggi suona veramente strana, vista la sua carica esilarante anche in diretta. Come avvenne questa decisione, ci può raccontare a distanza di tempo, come andarono effettivamente le cose?
“MI CHIAMO'IL DIRETTORE DI RAIUNO FABRIZIO DEL NOCE PER AFFIDARMI LA TRASMISSIONE MENTRE MEDIASET MI AVEVA PROPOSTO DI CONTINUARE IL NOSTRO RAPPORTO. POI NON SO COME SIANO ANDATE LE COSE, SO SOLO CHE NON FECI LA TRASMISSIONE NONOSTANTE TUTTI FOSSERO MOLTO ENTUSIASTI DI FARMELA CONDURRE. DICIAMO ANCHE CHE MEDIASET AVEVA PAGATO MOLTI SOLDI PER "SOTRARRE" BONOLIS ALLA RAI, TENIAMOLO PRESENTE.
In questo momento preferirebbe ritornare a condurre una trasmissione in televisione, o preferirebbe tornare a lavorare nel cast di un film per il cinema?
“PER ORA NON M'INTERESSA LA TV, POTREI FARE UN FILM, MAGARI SU CACCAMO, DAL TITOLO "LA CITTA' DI CALZONE"
Gli anni a “Mai dire gol” sono stati anni che le hanno dato la possibilità di esprimersi e di dar sfogo alla sua fantasia di comico e autore, con sempre nuovi personaggi e sempre nuovi sketch comici. Sono stati un'opportunità unica per la sua carriera?
“MAH, CON LA GIALAPPA'S SI E' ANCHE PENSATO DI FAR DI NUOVO QUALCOSA INSIEME, NE ABBIAMO ANCHE PARLATO, E' STATO UN MOMENTO DELLA MIA CARRIERA, MOLTO BELLO. MA NON E' STATO UN MOMENTO UNICO”.
di Roberto Pelleriti
tratto da www.ilpuntotorino.it/
giovedì 6 novembre 2008
giovedì 23 ottobre 2008
CINEMA: TEOCOLI, TENTATO DA UN RUOLO DRAMMATICO
"Felice Caccamo e' il mio alter ego. Prima o poi dovro' fare un film su di lui... A dire il vero sto gia' lavorando alla sceneggiatura. Titolo: L'uomo di Calzone, nel senso di Calzone Vesuviano, il paese di Caccamo". Ha mai pensato invece ad un ruolo al cinema?: "In questi anni mi hanno proposto di tutto, ma mai un ruolo drammatico. Eppure e' proprio quello che mi tenterebbe. Un ruolo serio, in una storia di vita vissuta". Lo dichiara in un'intervista esclusiva Teo Teocoli a Donna Moderna, il settimanale diretto da Patrizia Avoledo e Cipriana Dall'Orto, in edicola domani. "Credo di essere uno dei pochi rimasti - ha aggiunto Teocoli - che hanno voglia di raccontare Milano. E' quello che faccio nel mio nuovo spettacolo (Dal Derby al Nuovo, dal 24 ottobre a teatro). Anzi, credo che questo sara' l'ultimo anno in tournee. Vorrei stabilirmi qui fisso". Il comico, nato a Taranto ma residente a Milano dall'eta' di 2 anni, inizia la sua gavetta al Derby Club di Milano, storico locale di cabaret, per poi diventare uno dei volti piu' amati della televisione. "Mi piacerebbe fare un programma tutto mio - dice - ma dalla quarta serata in giu' - ammette, escludendo la conduzione ad esempio di un varieta' o Sanremo, perche' dice: non accetterei perche' so che non mi farebbero fare quello che voglio. Una volta gli artisti erano il perno della tv, adesso tutto ruota attorno a personaggi che sono nati ieri. Una tristezza".
(22 ottobre 2008)
tratto da
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore
giovedì 2 ottobre 2008
Milano/ Teo Teocoli ad Affari: "Mollo il teatro Derby e recito in dialetto"
Di Nicole Cavazzuti
La sfida era già di per sé impegnativa: riportare il Derby a Milano. A provarci era stato Teo Teocoli, che il gennaio scorso ne aveva riaperto le porte in una nuova location: l’ex cinema Nuovo Arti, grazie all’intervento del Comune (che aveva messo a disposizione lo spazio) e in collaborazione con il Teatro delle Erbe. Ma oggi la situazione è del tutto cambiata: si parla infatti del progetto di abbattere la palazzina e Teocoli (che debuttò al Derby non ancora ventenne), con un'intervista ad Affaritaliani.it, non nasconde una certa perplessità: “Nell’incertezza non continuo". Cosa farò da grande? "Per la mia vecchiaia sogno di fare come Piero Mazzarella: ovvero vorrei lavorare solo a Milano, magari in dialetto”.
Da gennaio a giugno 2008 hai fatto ben 22 serate al Derby, mentre da qui a gennaio non compari in cartellone nemmeno una volta. Ti sei già stufato?
“No, anzi, mi piace l’idea di esibirmi davanti a piccole platee! Non mi esibirò al Derby perché sono in tournée con l’inedito show Dal Derby al Nuovo, che approderà al Teatro Nuovo di Milano dal 30 al 18 dicembre”.
Ma è vero che c’è il progetto di abbattere la palazzina del teatro Derby?
“Purtroppo sì: ho parlato con il sindaco, che l’anno scorso era entusiasta dell’idea di riaprire il teatro, e mi ha assicurato che per almeno due stagioni non dovrebbero esserci problemi. Due stagioni!? Io sono convinto che non si può fare un buon lavoro sapendo che lo spazio sta per chiudere”.
Se il Derby è destinato a chiudere, tu che intenzioni hai in qualità di direttore artistico?
“Non lo so ancora. L’anno scorso ho lavorato quasi gratis, facendo pure dei sacrifici. Ma nell’incertezza del futuro non credo di continuare”.
tratto da Affaritaliani.it
mercoledì 3 settembre 2008
Dopo l’incidente l’appello di Teocoli: «Occhio ragazzi, la vita è bella...»
«Ragazzi, sarà banale: la vita è bella, morire a 18 anni è proprio un peccato». Sono queste le parole che ieri Teo Teocoli ha rilasciato ai microfoni della Rai, rivolgendosi ai giovani in modo semplice e immediato. Un invito, meglio un appello ad essere responsabili e prudenti al volante, in cui è evidente, benché implicito, il riferimento all’incidente in cui è stato coinvolto in prima persona lunedì.
In zona Garibaldi un ragazzo alla guida di una Smart lo ha investito perché, nella fretta, non ha visto il semaforo rosso né tanto meno Teocoli alla guida della sua storica (oltre che amata) Vespa. Nel complesso si potrebbe archiviare il capitolo come una disavventura a lieto fine. Fortunatamente non è successo niente di grave, una caviglia slogata e alcune escoriazioni sul palmo delle mani, «una cosa che mi ricorda...», ammicca lo showman del Derby mentre alza le mani come a mostrare le stimmate. Tuttavia non sempre finiscono senza vittime le storie del traffico, spesso per errori facilmente evitabili. A chi li commette forse bisognerebbe ricordare la prima regola della strada. Semaforo verde: passare. Giallo: prepararsi a frenare. Rosso: fermarsi. Un concetto universale, uguale cioè per tutti, senza eccezioni, che siano a piedi, in bicicletta, scooter, moto, macchina, tram, bus e - se ancora non fosse abbastanza chiaro il messaggio - anche per i tir! Non è difficile, eppure quante persone sembrano non capirlo? E quante diventano daltoniche in prossimità del semaforo? Non servono numeri, dati o statistiche per rispondere. Troppe, persone sorvolano questo principio elementare, per poi improvvisarsi inventori di giustificazioni (scarsamente) fantasiose o trovandosi a dire con un filo di voce: «Scusa, scusa, ma sei Teo Teocoli?».
Allora sarà noioso ripetitivo e banale - come ha affermato ieri Teocoli - ma finché gli incidenti simili capiteranno, sarà giusto ripeterlo. Sono di quest’avviso anche i consiglieri della Commissione congiunta Salute-Trasporti di Milano, sorta proprio per combattere l’irresponsabilità dei milanesi al volante per il bene loro e dei cittadini. Come? Insistendo nel sensibilizzare i ragazzi, nei controlli e, soprattutto, mostrando la massima rigidità con chi sorpreso a non rispettare le regole. Questi i passi che darebbero una potente spinta sull’acceleratore - in questo caso concessa e auspicata - lungo la discesa del numero di incidenti nelle vie meneghine. Il percorso sta procedendo nel senso giusto, dato che si è registrata una riduzione del 20% di sinistri negli ultimi 4 anni. Tuttavia non bisogna accontentarsi, perché il dato, benché positivo, ha ancora un grave difetto.
Si tratta di quel senso d’onnipotenza unito ad autogiustificazione, molto diffuso tra i patentati, che compare tra le cause più frequenti di incidente. E va azzerato.
tratto da ILGIORNALE.it
domenica 31 agosto 2008
Teo Teocoli: "Prima la porchetta, poi, io e Tombolini, alla Domenica Sportiva".
Teo Teocoli, aIla fine la Rai ha avuto il calcio. Senza calcio la Ds avrebbe perso il suo show man?
«Ci sarci stato comunque. Sono legato a questa trasmissione nata nel 1954. Anche senza gol ci saremmo arrangiati. Del resto c'è Sky che dà tutto e di più, quando arriviamo noi possiamo rendere un servizio utile soltanto a chi è andato fuori porta a mangiare la porchetta».
Sarà il Teocoli di Notti Europee?
«Impossibile. A giugno si poteva scherzare sul calcio in un contesto molto particolare, invece il campionato è una cosa troppo seria, non si accettano gli sfottò. Si incazzano davvero, ci vuole sobrietà».
Quindi un Teocoli in tono minore?
«No, cercherò di essere brillante come al solito perché è il mio ruolo. Però non mi vedrete truccato da Moratti, anche per mancanza di tempo».
Contento di ritrovare Tombolini?
«Non vedo l'ora di vedere lui e di prendere in giro Collovati. Con il Tombo siamo ormai una coppia affiatata. Bisogna perfino tenerlo a freno, non caricarlo troppo. Come quando agli Europei ha inventato la gag del semaforo per giudicare gli arbitri».
Uno dei suoi personaggi meglio riusciti purtroppo mancherà all'appello: il presidente Sensi.
«Si arrabbiò quando lo imitai. Mi telefonò dicendo che lui tutte quelle parolacce che gli mettevo in bocca non le aveva mai dette in vita sua. Io mi sono specializzato nel fare il verso a personaggi di una certa età. Purtroppo la vita qualcuno me l'ha già portato via».
Il Milan brasiliano?
«Resto scettico su Ronaldinho, non per la condizione fìsica, ma perché punte e mezze punte ne abbiamo anche troppe».
Sheva?
«Mancava soltanto lui. Non capisco a cosa possa servire. La verità è che alla fine viene di nuovo fuori Superpippo e li manda a casa tutti».
Mourinho le rovinerà il derby?
«Un bel personaggio, un po' troppo plateale. Recita, fa davvero lo Special One. Mi è antipatico, ma soltanto perché è interista».
Caccamo sarebbe orgoglioso di questo Napoli?
«Intanto ha aperto una succursale del negozio di antiquariato Cose d'altre case, visitabile soltanto dopo mezzanotte, a Ischia e Procida. Gli piace la squadra, ma non riesce a pronunciare 'sti cavoli di nomi dei giocatori stranieri. Una domanda? Il Torino ha mica preso Vettorello?».
Quindi il mitico Gianduia sopravvive?
«Lo ripropongo sempre quando vengo a Torino».
A voi milanisti che effetto fa la nuova Juve?
«Amauri è il miglior centravanti italiano e farà tanti gol. Juve e Fiorentina saranno le principali antagoniste dell'Inter. Sul mio Milan, un grosso punto di domanda».
Chi potrà stupirla?
«Gilardino. Farà tanti gol con la maglia viola».
Fabio Verignano
tratto da "La Stampa"
martedì 26 agosto 2008
Teo canta Battisti (Saltimbanchi si muore - 1980)
Uno degli sketches storici che preferisco... Teo, mi sbellico sempre dalle risate, nonostante lo conosca quasi a memoria: sei grandissimo!!!
domenica 24 agosto 2008
Zan Zan Le Belle Rane
TEO, da spalla, diventa INEVITABILMENTE la star dello sketch... una stella che brilla senza dover fare nulla di particolare!!!
sabato 16 agosto 2008
venerdì 8 agosto 2008
DI NUOVO, "LIVE"...
La serata era stata rimandata al 07 agosto 2008, ore 21,00, al Parco Ferrini di Luino (VA).
Incontro con IL MITO.
Attraversiamo il lago con il traghetto e poi, da Laveno, arriviamo a destinazione e sono le 19,00 circa. Cerchiamo il parco dove si terrà lo show, posteggiamo la macchina e ci accertiamo che il gruppo che sta già provando sul palco sia quello che accompagna IL MITO da anni. Non piove e non sembra minacciare di farlo.
Andiamo a cena e alle 20,30 ritorniamo al parco. C'è già gente e ne arriverà ancora moltissima.
Unica pecca, l'organizzazione. TUTTA la platea di posti a sedere è RISERVATA ALLE AUTORITA' (ma quante ce ne sono?!) E AGLI SPONSOR. Poco democratico, non lo trovo affatto corretto, immagino che se Teo lo sapesse non gradirebbe nemmeno lui (e non mi sbaglio, perchè poi, lo farà capire, a modo suo, dal palco).
Le 21,00 arrivano abbastanza in fretta... si accendono le luci, l'orchestra lo introduce e puntuale come un buon milanese, IL MITO appare in tutto il suo splendore.
Indossa un completo nero... è abbronzato, in ottima forma.
Saluta, sorride, canta magnificamente... gioca con il pubblico, che gradisce e si presta volentieri.
Lo show dura circa due ore e nonostante il caldo, Teo concede tutto se stesso e ogni tanto, scende dal palco, avvicinandosi un pò (mai abbastanza, per quanto mi riguarda!).
Non piove... comincerà a lampeggiare e a cadere qualche goccia d'acqua solo quando arriveremo a Laveno per imbarcarci nuovamente. IL MITO ha vinto anche sulle catastrofiche previsioni metereologiche!
Andiamo ad aspettarlo dietro al palco, ci sono moltissime persone assiepate intorno alla macchina che lo attende e quando esce, vediamo il solito Teo cortese, disponibile, sorridente. "Sei Bello!", gli grida una signora più coraggiosa di me. Io lo riprendo con il cellulare e gli dico "Sei grande!".
Sorride, saluta, manda baci... toglie gli occhiali scuri, è come se illuminasse la notte con la luce degli occhi.
Poi se ne va, inghiottito dalla macchina che se lo porta via... come sempre.
Dovrei esserci abituata ma ogni volta è un piccolo colpo al cuore, una ferita che per qualche giorno mi lascia un senso di vuoto.
Grande TEO... appuntamento a dicembre, a Milano, al "Nuovo", per il tuo prossimo spettacolo teatrale. Lì, non avremo sorprese... saremo sicuramente in prima fila. Perchè vale sempre la pena di vederti da vicino e di godere fino in fondo della tua bravura e della tua "essenza".
GRAZIE DI ESISTERE!
lunedì 28 luglio 2008
Speciale La Versiliana : Teo Teocoli in ' Spettacolo a richiesta'.
Grande attesa al teatro del Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta per l’one man show scritto diretto ed interpretato da Teo Teocoli.
L’appuntamento è lunedì 4 agosto alle 21,30.
Spettacolo a richiesta? Rivolgetevi a Teo Teocoli. Dopo Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, La Versiliana Festival di Marina di Pietrasanta (Lu) sarà palcoscenico per un altro artista lanciato dal Derby Club di Milano. Teo Teocoli, un vero e proprio fuori classe della comicità italiana, proverà a misurarsi nuovamente con il pubblico del teatro (reale termometro del successo), mettendo in scena, lunedì 4 agosto (inizio ore 21,30) un particolare one man show dal titolo “Spettacolo a richiesta”.
Reduce da quattro stagioni di grande successo e dal tutto esaurito dell’ultimo spettacolo teatrale “Non ero in palinsesto”, Teocoli “approda” al teatro della Versiliana, pronto a sorprendere e divertire con uno show tutto suo, che vedrà uniti l’effervescenza del cabaret, da cui Teo è nato, a racconti della sua vita e, come garantisce lui: “altre cosette che mi stanno venendo in mente”.
Facendo ricorso alla sua euforica e scoppiettante vivacità, il Teo nazionale metterà il secondo tempo dello show a disposizione del pubblico, che potrà partecipare, richiedendo le gag più famose ed apprezzate. La prima parte dello spettacolo propone invece brani vari con cui Teocoli cercherà di esasperare vizi e virtù delle città italiane: una pietanza tutta nuova con un tradizionale contorno di tutte quelle imitazioni e personaggi che hanno fatto di Teocoli uno tra i comici italiani più graditi al grande pubblico. Da sottolineare la presenza di un grande amico di Teo, Mario Lavezzi, che, ospite dello show, aprirà la serata eseguendo alcuni dei suoi grandi successi ed interverrà in alcuni monologhi.
tratto da http://www.teatro.org/
martedì 8 luglio 2008
Teo Teocoli ad Omegna, 1990
Una serata indimenticabile, durante la quale dedicasti la famosa battuta sulla signorina che ride con la minigonna proprio a me!
Grazie, Teo, x tutti i momenti spensierati e dolci che hai saputo regalarmi e che continuerai a donarmi... prossimo appuntamento, giovedì 07 agosto!!! Non vedo l'ora!
sabato 5 luglio 2008
mercoledì 2 luglio 2008
Teocoli, deliziosa rinuncia nell'imitare Maldini
Ecco perché mette malinconia il volgare trappolone che a «Notti europee» gli tendono all'una di notte, quando lo chiamano per commentare la sua esperienza di opinionista di Al Jazeera, con il neanche troppo dissimulato obiettivo di metterlo a confronto col suo imitatore Teo Teocoli per vedere l'effetto che fa.
Appena l'ex ci azzurro smette di parlare, subito nello studio chiedono al comico di rivolgergli una domanda, sperando gli faccia il verso.
Invece Teo è delizioso nell'evitare ogni derisione, si limita a ringraziare Maldini per i biglietti che, quando era ragazzo, l'allenatore gli passava per andare a vedere il Milan e accenna un tentativo di gag solo quando il collegamento si è concluso, scatenando la malcelata delusione dell'uditorio («Ma come, lo imiti solo adesso?»).
No, non ce n'era alcun bisogno perchè Teocoli - imitazione di Maldini o no è l'autentico mattatore deIla trasmissione, l'unico vero motivo per cui valga la pena restare davanti alla tv, nel cuore della notte, dopo che gli altri programmi hanno già dato tutto sull'Europeo.
«Aggiorna» il personaggio di Caccamo, che ora ha due figlie, Pocahontas e laquintas, s'inventa le imitazioni di Moratti e Aiagones e sciorina una battuta dopo l'altra. Ma gli siamo grati soprattutto di questo: non aver infierito, per una risata in più, sul Cesarone nazionale. Teocoli era il nostro mito, ora di più.
Ad «Euro sera» Franco Lauro fa a Fascetti la solita domanda: «Cassano deve giocare?» Risposta: «Con me sfondi una porta». Aperta o chiusa?
In uno sforzo sovrumano di apertura allo sport, il Tg3 celebra la vittoria della Turchia definita «il più grande traguardo nella sua storia calcistica». E il terzo posto al Mondiale 2002?
Vincenzo Cito
per "La Gazzetta dello Sport"
lunedì 30 giugno 2008
Teo Teocoli- imitazione Platini- Notti europee
Ma quanto sei divertente, Teo! Il vero campione delle notti europee!!!
domenica 22 giugno 2008
Teo Teocoli- canzoncina spagna-notti europee
Ma che programma sarebbe, senza TEO?
FANTASTICO... ESILARANTE!!!
lunedì 9 giugno 2008
Fischio d'inizio alle ore 20,45 con diretta su Raiuno
mercoledì 21 maggio 2008
domenica 18 maggio 2008
Drive In
Un giovanissimo Teo, ancora acerbo ma già talentuoso.
Mi fa tenerezza, perchè mi ricorda il tempo in cui ho cominciato ad amarlo!
venerdì 16 maggio 2008
martedì 13 maggio 2008
Celentano - scena mitica a Francamente me ne infischio..
Fantastico... questo filmato mostra semplicemente quanto Teo voglia bene ad Adriano e quanto sia disposto a mettersi in gioco, per affetto nei suoi confronti.
Ti amo anche x questo, Teo!
domenica 4 maggio 2008
CAVEMAN, grandissimo successo!
"CAVEMAN"
Sbanca i botteghini e raddoppia
Comunicato stampa pubblicato venerdì 2 maggio 2008
Dopo i record di Broadway e i successi nel mondo, Caveman sbanca anche il botteghino italiano al Teatro Derby di Milano: tre settimane di sold out, 2 repliche straordinarie, grande successo di pubblico e di critica.
Grazie a questi presupposti la produzione italiana, Theater Mogul e Teatro delle Erbe, ha deciso di programmare una tournèe per la stagione teatrale 2008/09 per Caveman, l’uomo delle caverne, interpretato in Italia da Maurizio Colombi per la regia di Teo Teocoli.
Per l’estate 2008 è prevista un’unica data speciale, l’11 luglio al Teatro alle Cave di Sirolo, in occasione dell’apertura della prestigiosa rassegna estiva, mentre per la stagione 2008/09 è in via di definizione una tournée che vedrà Caveman in vari teatri della Penisola, tra cui il ritorno al Teatro Derby di Milano dal 5 al 23 novembre 2008. Già definita anche la tappa di Torino al Teatro Gioiello, dove Caveman debutterà il 18 marzo 2009.
Maurizio Colombi, dopo aver portato lo show in Italia, si dichiara entusiasta di poter continuare la messa in scena di uno spettacolo che, dopo esser stato il monologo di più lunga durata nella storia di Broadway, ha oramai catturato anche i cuori del pubblico italiano
Caveman è un ironico e divertente monologo sulla battaglia dei sessi, messo in scena in 30 paesi nel mondo e prodotto in più di 15 differenti lingue, ora anche in italiano.
Frutto di tre anni di studi di antropologia, preistoria, psicologia, sociologia e mitologia, l’opera teatrale originale, è stata scritta da Rob Becker, commediografo, nonché protagonista della versione statunitense.
THEATER MOGUL Theater Mogul è una compagnia di produzioni teatrali globali, con show in più di 30 paesi e in 16 differenti lingue. I suoi uffici sono a New York City e a Zug, in Svizzera.
TEATRO DELLE ERBE Teatro delle Erbe srl è una società specializzata nelle produzioni di eventi, spettacoli teatrali e concerti, con un sezione Agenzia Artistica, per la selezione, formazione e gestione di artisti. Oltre 130 artisti collaborano pressoché full time con l’Agenzia. Nello 2001 prende in gestione il Teatro delle Erbe di Milano. Nel 2006 produce lo spettacolo record di presenze “Peter Pan Il Musical”.
giovedì 27 marzo 2008
lunedì 24 marzo 2008
venerdì 21 marzo 2008
Teatro/ Teo Teocoli debutta da regista: "Porto sul palco i luoghi comuni del rapporto di coppia"
Giovedí 20.03.2008 17:45
di Nicole Cavazzuti
Da attore a regista: la prima volta di Teo Teocoli dall’altra parte del palco avviene con Maurizio Colombi (tra l’altro egli stesso regista del musical campione d’incassi "Peter Pan"), impegnato dal 26 marzo al 13 aprile al teatro Derby con “Caveman, l’uomo delle caverne”, un monologo sul rapporto di coppia, dalla preistoria ai giorni nostri. “Uno spettacolo coinvolgente, visto da oltre 5 milioni di spettatori in 30 Paesi del mondo, che racconta in chiave ironica le incomprensioni e le dinamiche che intercorrono tra uomini e donne”, spiega Teocoli ad Affari.
Teo Teocoli
Cosa dobbiamo aspettarci dallo spettacolo?
“Un adattamento fedele ma milanesizzato dello spettacolo americano scritto da Rob Becker e rappresentato per la prima volta il 26 marzo 1995 al Helen Hayes Theater di New York, diventando, dopo 2 anni e 702 performance, il monologo di più lunga durata nella storia di Broadway”.
Qual è la trama di "Caveman, l’uomo delle caverne"?
“Dopo un video iniziale che dimostra come l’uomo sia, oggi come ieri, un cacciatore e come abbia sviluppato istinti diversi dalle donne, si assiste a un excursus dall’età della pietra ai giorni nostri sul rapporto di coppia”.
Cosa è cambiato col passare del tempo nei rapporti di coppia?
“Nulla: l’uomo rimane sempre uno stronzo e la donna sempre una troia. Ovviamente parlando di luoghi comuni. Perché la grande verità è che l’uomo non può fare a meno delle donne”.
Maurizio Colombi in "Caveman"
Come ti sei trovato per la prima volta nei panni di regista?
“Non è stata la prima volta in senso assoluto. In realtà avevo già curato la regia dei miei spettacoli di cabaret. Cose piccole, niente di difficile. Questo diciamo che è invece il mio debutto ufficiale. Che dire? Stare dall’altra parte è stimolante, arricchisce, ma io sulla lunga mi trovo meglio sul palco”.
A distanza di quasi tre mesi dall’apertura del Derby, qual è il bilancio?
“Buono: abbiamo pochi soldi, ma ci divertiamo molto. Sono tornato alle origini e non mi pento”.
Quindi niente tv per il futuro?
“Non penso proprio. Al limite come ospite. C’è ben poco di interessante da fare al momento. Preferisco dedicarmi al teatro, mi dà maggiore soddisfazione".
Caveman
Dal 26 marzo al 13 aprile
Teatro Derby
via Mascagni, 8 - Milano
infoline 02.76016352, www.teatroderby.it
www.caveman.it
venerdì 14 marzo 2008
mercoledì 5 marzo 2008
Teo Teocoli e Tony Dallara in "Carta d'identità"
Come promesso, comunico che la canzone è edita sul cd "SuperSanremo 2008".
Compratela, ne vale la pena!!!
martedì 26 febbraio 2008
Teo e un compleanno di lavoro
Uno show fantastico, aperto da Mario Lavezzi con alcune delle sue canzoni più famose e continuato, per la bellezza di 3 ore, da un TEO in strepitosa forma, capace di emozionarsi e di emozionare, mentre racconta di sè, della sua vita... mentre balla, canta, senza risparmiarsi.
Ancora auguri, Teo... mi hai regalato una serata preziosa, da conservare fra i ricordi più belli.
lunedì 25 febbraio 2008
BUON COMPLEANNO, MITICOOO !!!
Stasera, festeggeremo a teatro... io sarò lì, anche se non lo saprai e sono felice di poterci essere.
Parecchi anni fa, fu l'esatto contrario... tu ti esibivi ad Arona ed era la sera del mio compleanno. Buffo ed esaltante.
Ti auguro una giornata speciale... almeno quanto lo sei tu!
mercoledì 20 febbraio 2008
TEO, non farmi il bidone!!!
Lunedì prossimo, ormai ci siamo quasi... sarò al Derby, in prima fila, a vederti!!!
Mi raccomando, non mancare all'appuntamento, grande Teo... non sopravviverei!
Scherzi a parte, non vedo l'ora di essere in teatro, abbiamo prenotato un mese fa per poter trovare posti in poltronissima... il tuo spettacolo milanese è gettonatissimo!
A lunedì, quindi... aspettamiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
giovedì 14 febbraio 2008
TEO a SANREMO!!!
L'accordo con Fiorello è in via di definizione ed è legato a 'Carta d'identità', il mini tormentone che lo showman ha contribuito a lanciare a 'Viva Radio 2 minuti'. Il brano è stato presentato alla commissione del Festival dalla coppia Teo Teocoli e Tony Dallara, ma è stato rifiutato. Con il suo solito spirito goliardico e scherzoso, Fiorello lo ha riproposto in televisione, facendolo diventare popolare, tanto che la Sony ha deciso di inserire il duetto Tecoli-Dallara, seppure escluso dalla selezione, nella compilation dei brani del festival. E ora il quartetto formato da Teocoli, Dallara, Fiorello e Marco Baldini potrebbe fare un'incursione all'Ariston per interpretarlo nella serata conclusiva.
tratto da QUOTIDIANO.NET
INCROCIO LE DITA, spero che la cosa andrà felicemente in porto e già m'immagino il momento di grande spettacolo che verrà messo in scena, finendo con il dare una mossa a tutto il carrozzone mediatico!
martedì 12 febbraio 2008
TEATRO: MILANO, IL CABARET TORNA AL DERBY
Milano, 10 feb. - (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Le prime tre serate al Teatro Derby sono state un grande successo e hanno riportato Milano indietro nel tempo, rendendo vivi i ricordi e lo spirito degli anni del cabaret del Derby, quando un piccolo club della ''Milano da bere'' era un punto di riferimento per tanti artisti che oggi sono star del nostro spettacolo.
Con Teo Teocoli e Mario Lavezzi, direttori artistici di Progetto Derby - il laboratorio all'interno del Teatro - finora si sono alternati sul palco Armando Celso, Tony Dallara, Marco Milano, Antonino, Nando Timoteo, Antonio Comella, Danilo Vizzini, Marco Caccini, e, in queste settimane, il Progetto Derby si occupera' di selezionare altri artisti da mandare in scena nei prossimi mesi.
Gli show riprenderanno domani, quando saliranno sul palco Zuzzurro e Gaspare, con la partecipazione di Tony Dallara e il tormentone della canzone esclusa da Sanremo.
tratto da www.adnkronos.com/IGN
lunedì 28 gennaio 2008
sabato 26 gennaio 2008
Teo Teocoli: «Al Derby porteremo i giovani»
Se pensate che il cabaret milanese sia in crisi, concedetevi una serata al nuovo Derby con Teo Teocoli e Mario Lavezzi. Vi ricrederete. La strana coppia ha dato un assaggio dell'atmosfera che si respira nello storico locale riaperto nell'ex Cinema Nuovo Arti ai numerosissimi fan arrivati al Faccia a Faccia per ViviMilano, introdotto da Silvia Vedani e moderato da Maria Volpe. Maglia blu, jeans, occhialetti, Teo, 63 anni di talento puro, è apparso in grande forma. «Dopo 20 anni di dissolutezze, ti dai tregua e il corpo rinasce». La sintesi tra verità e finzione è l'improvvisazione, per il comico milanese. Fin da quando sul palco del Derby, ad aspettare i nottambuli, c'era un dottore strampalato come Jannacci, con Cochi e Renato e Toffolo. «Si cominciava alle 11 fino alle 12.30, poi la seconda parte, dall'1 e mezza in avanti. Orari oggi nemmeno pensabili».
Ma il duo non cede ai rimpianti: parlare di «operazione nostalgia» è inadeguato per spiriti giovani. Lavezzi imbraccia la chitarra e con l'amico attaccano a cantare una canzone di Walter Valdi: «In d'una foresta del Centro Katanga gh'era la tribù dei Vacaputanga. L'era una tribù de negher del menga.... O Vacaputanga! O Vacaputanga!». «Nessun razzismo, solo risate leggere» spiega Teocoli. Fuori dal nuovo Derby, in via Mascagni, lunedì c'era la coda. «Vi aspettavate un tale successo?» chiede Maria Volpe. «No, è stato bellissimo, abbiamo tirato sul palco anche Massimo Boldi. Lui non sapeva più fare niente» scherza Teo. «Voi non lo sapete, ma da anni vive in una casa di cura ed esce solo una volta l'anno per fare il film di Natale». È arrivato anche Tony Dallara.
«Dagli anni 60 vuole partecipare a Sanremo ma Baudo l'ha scartato. Voleva suicidarsi, invece noi lanciamo la canzone sul palco». Gli esordi di Teo sono legati al suo mito, Celentano. «Fin da ragazzo ho sfruttato la somiglianza, anche con le ragazze. L'ho aspettato per anni in via Gluck. Quando son riuscito a incontrarlo ero così esterrefatto che gli sono andato dietro in bagno sul ballatoio». Verrà a trovarlo al Derby? «Lo incontro solo a Bordighera, fa il bagno attaccato alla scaletta, ha paura dei pesci. Al Derby ci saranno Cochi e Renato, Zuzzurro e Gaspare. Ma puntiamo sui giovani, accomunati dal desiderio di fare spettacolo».
Maria Teresa Veneziani
25 gennaio 2008
tratto da www.corriere.it/vivimilano
giovedì 24 gennaio 2008
sabato 19 gennaio 2008
Teo Teocoli fa rivivere il mitico Derby di Milano
Lo storico Derby di Milano riaprirà il 21 gennaio. Lo ha annunciato il suo nuovo direttore artistico, Teo Teocoli, durante la conferenza stampa di giovedì. Questo mitico locale del cabaret milanese, oasi di attori e musicisti che, oggi, si godono una celebrità nazionale (Paolo Villaggio, Giobbe Covatta, Diego Abatantuono, solo per fare alcuni nomi) nasce nel 1959 come piccolo ristorante denominato Gi-Go, nel seminterrato di una palazzina liberty in Via Monte Rosa 84
vicino all’ippodromo di San Siro.
Di proprietà di Gianni e Angela Bongiovanni (zii materni del cabarettista Diego Abatantuono), all’inizio degli anni Sessanta i due decidono di trasformarlo in un locale per trovarsi ed ascoltare musica, cercando così di risollevare il modesto fatturato del precedente esercizio.
Diventa il Derby Club…ed è successo.
La crisi del Derby arriva verso la metà degli anni ottanta, dopo che la morte (nel 1981) di Gianni Bongiovanni e l’avvento prepotente della comicità televisiva ne hanno ormai definitivamente avviato un lento, ma inesorabile, declino. Il locale chiude definitivamente nel 1985, passando idealmente il testimone del cabaret italiano al concittadino Zelig (che esordisce il 12 maggio 1986).
E Ora? E’ l’ex Cinema Nuovo Arti, situato nella centralissima Via Mascagni, ad ospitare il Teatro Derby, una location cara a tutti i milanesi e conosciuta ai più come il cinema della Walt Disney.
Il nome “Teatro Derby” riprende lo spirito e l’atmosfera dell’ormai leggendario locale milanese che a partire dagli anni sessanta ha assisto alla nascita del cabaret italiano. Una palestra di originalità che aveva portato il Derby ad essere il tempio del cabaret, diviene ora una palestra per il teatro a tutto tondo.
La programmazione del Teatro Derby comprenderà, oltre naturalmente a show di cabaret, spettacoli di danza, concerti jazz, appuntamenti con la lirica , ma anche eventi pomeridiani per bambini.
Il Teatro Derby avrà come direttore artistico Teo Teocoli.
Mario Lavezzi si occuperà della parte musicale.
Sarà invece Maurizio Colombi, regista del musical rivelazione della passata stagione “PeterPan” , a curare la prosa e gli eventi.
Un trio di altissima qualità che vuole regalare a Milano le atmosfere e le emozioni di un tempo.
La gestione del Teatro Derby sarà affidata al Teatro delle Erbe , che negli anni passati ha riportato ad antichi splendori l’omonimo teatro situato in Brera.
Teocoli lo ha già annunciato, al Derby porterà parecchi suoi amici: «Di qui sono passati nomi come Jannacci, Faletti, Abatantuono, Pozzetto e anche artisti milanesi che sono stati colpevolmente dimenticati, come il grande Tony Dallara. Purtroppo la tv ha mortificato molte tradizioni, e chiede oggi un cabaret un po' diverso. Per quanto mi riguarda, dopo tanti anni, volevo tornare a guardare il pubblico negli occhi». "Sarà uno spazio importante per i giovani talenti e un grande progetto di stimolo della creatività giovanile nella città» afferma l'assessore Terzi.
Insomma, un grande progetto che riporta in vita in modo geniale e divertente un passato glorioso e nostalgico, con un pizzico di modernità e inventiva.
tratto da www.teatro.org
giovedì 17 gennaio 2008
"Il mio Derby non è nostalgico"
C'era una volta a Milano negli anni '70 una fucina di talenti chiamata Derby, da cui sono usciti Abatantuono, Bisio e molti altri. Poi la chiusura nel 1986. Fino a quando, uno dei mattatori nati in quel locale, lo riapre e ne diventa il direttore artistico. "Non è una operazione nostalgia - specifica Teo Teocoli a Tgcom -. Quello che è stato è stato. Oggi proponiamo qualche novità che metta assieme danza, musica, poesia e non solo cabaret".
Teocoli (Infophoto)
"E' impossibile ricreare quello che è stato il Derby trent'anni fa - dice un emozionato Teo -. Adesso assieme al direttore musicale, Mario Lavezzi, abbiamo pensato di creare un cartellone nuovo. Ma non nuovo così per dire. E lo dimostriamo con spettacoli che toccano i diversi mondi dell'arte come il balletto, la musica, la poesia. Ad aprire le danze sarà proprio io dal 21 gennaio, con il supporto di Lavezzi per le musiche, il lunedì e il giovedì di ogni settimana. Andremo avanti così per un po' e magari aggiungeremo qualche altro giorno della settimana. Si alterneranno, oltre al mio show, serate molto diverse tra loro con altri protagonisti".
Non solo volti noti in cartellone, ma anche giovani talenti: "Ci tengo molto a dar spazio alle novità". C'è un Pato nel mondo del teatro? Riuscirà come Berlusconi a far da padrino a un nuovo personaggio? "Non scherziamo (ride, ndr) Pato è un fuoriclasse e di fuoriclasse in Italia ne abbiamo avuti solo in passato. Oggi ci sono moltissimi ragazzi bravi e ricchi di fantasia e spero di poter dar tutto lo spazio possibile a loro". Uno dei sogni (non impossibili) di Teo è di "riportare a teatro grandi artisti milanesi un po' dimenticati, come ad esempio Tony Dallara".
Ci saranno due anime nel cartellone del Teatro Derby. Oltre al "Progetto Derby" di Teocoli e Lavezzi c'è la programmazione settimanale, affidata alle cure di Maurizio Colombi, già regista del musical "Peter Pan" che ha messo a segno per il prossimo marzo il debutto del "one man show" che ha avuto molto successo a Broadway, "Defending the caveman", con la regia di Nancy Brilli.
Andrea Conti
tratto da TGCOM.MEDIASET.IT
GRANDE, TEO... IN C..O ALLA BALENAAA !!!
mercoledì 16 gennaio 2008
Teo Teocoli, un meridionale trapiantato in Padania
Sessantatrè anni il 25 febbraio. Non glieli daresti mai. T-shirt nera aderente, muscolatura discreta, non un filo di pancia, Teo Teocoli, ragioniere mancato, si è presentato così al numerosissimo pubblico napoletano che affollava il teatro Augusteo per il suo Spettacolo a richiesta. Una piccola band di maestri del rithm&blues alle spalle – la Doc Beat - e due ore di chiacchiere a ruota libera (o quasi) davanti a un “tutto esaurito” con una gran voglia di ridere.
E la risata era pronta a scoppiare anche quando – come nella prima parte del oneman show – in un lungo amarcord, Teocoli racconta della sua emigrazione dal più profondo Sud, qual è l’ultima propaggine di Reggio Calabria – anche se lui nasce a Taranto - fino alla desolante Pianura Padana, dove anche l’unico albero che faceva ombra e da supporto ad un’altalena, viene tagliato, dalla sera alla mattina. Emulo del ragazzo della via Gluck che dal prato verde vede sorgere il cemento, il simpatico artista non disdegna qualche momento di commozione che però viene riscattato da una “seconda parte” scoppiettante grazie alla perfetta imitazione del molleggiato.
Padrone della scena anche nei lunghi silenzi, Teocoli si compiace di parlare di sé e la malinconia di una gioventù trascorsa nelle periferie, tra le lambrette, la costiera romagnola, l’idrolitina e l’amore mai corrisposto di Franchina.
Evita accuratamente la crisi che Napoli sta attraversando e trascina il pubblico a cantare Una carezza in un pugno, mentre la platea illuminata e trasformata in un coro a più settori, si lascia trasportare nella improvvisata performance canora, senza pensare.
E’ il vero Teocoli, quello che imita Celentano (perfetto) anche nella più difficile L’emozione non ha voce e che strappa applausi sinceri, quasi un’ovazione, per poi passare al suo personaggio più amato, Felice Caccamo, il giornalista sportivo napoletano con l’ulcera “triodenale”- “perchè è più grossa della duodenale” - stravaccato sulla poltrona e quasi oppresso dalla giacca troppo stretta e da un enorme nodo alla cravatta che lo soffoca. Si compiace nel parlare a vanvera e dire stupidaggini visionarie alle quali il pubblico, mandato più volte a quel paese, si diverte da matti. Esilarante il momento in cui chiama in scena il bravo chitarrista Armando Celso che gli fa da spalla, muto, ma estremamente eloquente negli atteggiamenti che più seri non si possono immaginare.
Per finire con un sano medley di canzoni napoletane, da ‘ O surdato ‘nnamurato, a Chiove e a Simm ‘e Napule paisà che sfociano in un liberatorio Volare che per un breve istante ha riconciliato Napoli con i napoletani.
tratto da www.napoli.com
sabato 12 gennaio 2008
TEO in pubblicità
Divertentissimo e strafigo anche quando fai pubblicità... peccato non ne faccia abbastanza!
giovedì 10 gennaio 2008
GRANDE, TEO!!!
Tutti i milanesi hanno nel cuore la prima vera esperienza Italiana di "compagnia stabile" del cabaret, il Derby di Via Monterosa a Milano, il quale è stato il precursore di tutte le iniziative nate in seguito ed è stato un vero è proprio vivaio di talenti divenuti poi famosi nello scenario teatrale, cinematografico e televisivo italiano.
Il Teatro Derby avrà come direttore artistico Teo Teocoli.
Mario Lavezzi si occuperà della parte musicale.
Sarà invece Maurizio Colombi, regista del musical rivelazione della passata stagione "PeterPan" , a curare la prosa e gli eventi.
Un trio di altissima qualità che vuole regalare a Milano le atmosfere e le emozioni di un tempo.
La gestione del Teatro Derby sarà affidata al Teatro delle Erbe , che negli anni passati ha riportato ad antichi splendori l'omonimo teatro situato in Brera.
Il Teatro Derby ha riaperto il 27 ottobre, in coincidenza con la «movida» (l'ex notte bianca) sugli anni 70.
Presto, vi parlerò della programmazione (oltre a quella già pubblicata della Lirica), ma vi posso anticipare una chicca: dal 21 gennaio, tutti i lunedì e i giovedì, in questa sala troveremo il "Progetto Derby", con TEO TEOCOLI E MARIO LAVEZZI.
tratto da dietrolequinte.blogosfere.it
lunedì 7 gennaio 2008
Un grazie veramente importante
Un ringraziamento importante, te lo devo perchè, grazie a te, conservo la registrazione delle risate di mamma.
Allora, non avevamo ancora nemmeno il videoregistratore e così, pazza di te com'ero, registravo tutti i tuoi interventi nelle trasmissioni su Antenna 3 Lombardia con un semplice registratore vocale. Su quei nastri, ancora oggi, sono impresse le risate di cuore che facevi fare a mamma... lei se n'è andata presto, purtroppo. Ha goduto molto poco, nella vita.
Quindi, grazie per averla fatta ridere tanto e per avermi consentito di registrare alcuni dei suoi momenti più spensierati... di cuore.
domenica 6 gennaio 2008
I ricordi di Teo Teocoli,'l'alter ego' di Celentano
Milano, 5 gen. - (Adnkronos) - "In realtà io non imito Celentano, a teatro lo sostituisco, interpretando quelle canzoni che lui non canta piu' da ormai quarant'anni e che la gente, invece, vuol sentire". All'ADNKRONOS, Teo Teocoli , amico e vero e proprio 'alter ego' di Adriano Celentano (insieme nella foto), confessa come, ogni volta che ne veste i panni sul palcoscenico, in realtà non faccia del 'molleggiato' un'imitazione "ma una vera e propria interpretazione" per accontentare, così, i suoi numerosi fan. "Purtroppo, o per fortuna per me - sottolinea Teocoli - Adriano da tempo non vuole più fare concerti dal vivo, è sempre più schivo e io, nei miei spettacoli, ne approfitto per regalare al pubblico qualche suo brano, ormai storico ma sempre amato''. ''Adriano - confida il presentatore - non è un carattere facile, come non lo è il mio, ma forse per questo andiamo d'accordo dopo tanti anni. La nostra - aggiunge - è una amicizia vera. Io non ho mai sfruttato le sue doti per avvantaggiarmi, tanto è vero che non ho mai voluto fare uno spettacolo con lui e lui, quando vuole, può chiamarmi, in qualsiasi momento".
Alla vigllia del compleanno di Celentano, che domani compirà 70 anni, Teocoli confessa poi di essere in difficoltà per la ricerca del regalo. "Cosa si può regalare a uno come Adriano? L'ultimo regalo che gli ho fatto risale ormai a quarant'anni fa, quando trovai un disco di Ray Charles particolare che gli fece molto piacere. Oggi sono in evidente imbarazzo. Spero comunque che, se organizza qualcosa per domani, me lo faccia sapere perché vorrei fargli gli auguri di persona".
L'amicizia tra Celentano e Teocoli risale a circa 50 anni fa: "Pensare ai 70 di Adriano - sottolinea - mi fa tornare ai miei 14 anni, quando l'ho conosciuto. E' sempre rimasto uguale, un fenomeno unico e non solo nella storia della musica. Oltre all'amicizia nutro per lui una vera ammirazione per l'artista e continuo a volergli bene, sempre di più".
Quanto al fatto che, da anni, Celentano abbia, sempre più, difeso la sua privacy, per Teocoli "questo fa parte del suo carattere. Anche da giovane ha sempre avuto una cerchia ristretta di amici e meno si fa vedere - commenta con una risata - più io ci guadagno". Teocoli spiega poi come Celentano non ami andare troppo indietro nel tempo perché la sua vera nostaliga è per tutto quello che non c'è più. "A lui piacerebbe ancora che via Gluck fosse circondata dai prati, che non ci fossero così tante case e tante auto". "Questo perché - spiega - Adriano, di fatto, non ha avuto una gioventù normale, forse non l'ha neppure mai avuta. Quando ti ritrovi a 18 anni a essere un idolo non hai più momenti per te. Ti ritrovi, come ci è successo tante volte, a dover andare al cinema a spettacolo già iniziato e scappare prima che terminasse il film per non subire l'assalto della gente. Ecco - sottolinea - forse Adriano è un po' vittima di tutto questo".
Tanti poi i ricordi che riaffiorano nella mente di Teocoli legati ad Adriano: molti belli e qualcuno un po' meno. Tra i più belli, il presentatore annovera un lungo perido passato con Celentano a Madonna di Campiglio: "Dovevamo starci solo una settimana, ci siamo fermati quattro mesi. Era il tempo in cui Adriano filava con Claudia Mori e, proprio al termine di quella vacanza, annunciò pubblicamente il suo fidanzamento". Uno dei ricordi più brutti, invece, risale al '73: "Adriano stava facendo il Cantagiro e io lo accompagnavo in giro per l'Italia. A Lecce la nostra auto fu letteralmente presa d'assalto dai suoi fan e lui, spaventatissimo, scappò senza più farsi vedere per giorni, portandosi via tutto, compresi i miei vestiti e lasciandomi solo con il costume da bagno". "Sono riuscito a rivestirmi grazie all'aiuto dei Dik Dik e dei Camaleonti, che mi hanno prestato loro qualcosa, mentre Adriano l'ho ritrovato solo quattro giorni dopo in Sicilia e, come sempre, cercò di fare apparire quanto successo come una cosa normalissima per cui- conclude - non riuscii neppure a far finta di essere arrabbiato".
Tratto da Adnkronos.com
venerdì 4 gennaio 2008
Insieme al suo mito...
Teo è sempre emozionato quando lavora con Adriano... anche in questo è diverso da molti, mantiene un'emotività ed una sensibilità che molti "divi" dimenticano di avere posseduto.
GRANDE, TEO!!!
Teo Teocoli show ("Spettacolo a richiesta")
Un vero fuoriclasse della comicità, che, anche questa volta, si “misura” con il pubblico del teatro, con gli umori e le risate del pubblico in sala, il vero “termometro del successo” per un artista del suo calibro: con “Spettacolo a richiesta” Teo lo coinvolgerà fino a renderlo addirittura protagonista nella seconda parte del nuovo show, quando il pubblico potrà richiedere le gag e i personaggi preferiti dal repertorio dell’artista
Dal cabaret del Derby Club ai personaggi di ieri ed oggi ai racconti della sua vita. “E ci saranno anche il marocchino e Peo Pericoli, fino ad altre cose che mi stanno venendo in mente - dice lo stesso Teocoli - in questo momento di grande riflusso. Nella prima parte, invece, ci saranno brani vari, anche dedicati ai vizi e alle virtù delle grandi città italiane”. Ad accompagnarlo la Doc Beat, una band musicale ed una sezione fiati sempre più rhythm&blues.
Grande novità nella seconda parte del nuovo show, è il personaggio “Tony Dallara”.
“Teo Teocoli show (“Spettacolo a richiesta”)” è già campione d’incassi e di pubblico (il 31 dicembre 2006 al Teatro Smeraldo di Milano è stato lo spettacolo più visto in Italia, con oltre 20mila presenze in sole 12 repliche! Mentre, per il Capodanno appena trascorso, ha fatto il “sold out” al Creberg di Bergamo!) e arriva poco dopo l’altro “one man show” da tutto esaurito ('Non ero in palinsesto') che, nella scorsa stagione, è stato in cartellone in alcuni dei più importanti teatri italiani, e dopo il primo “Sono tornato normale, show”, il fortunato spettacolo che, per tre anni in scena, ha battuto molti dei record di presenze in teatro risultando tra gli spettacoli più visti nel nostro Paese.
Ora il terzo, nuovo, grande “one man show” dove l’arte dell’improvvisazione diventa sublime, grazie al talento e all’esperienza in scena che ha reso Teo Teocoli uno dei più acclamati artisti del teatro e della tv, la stessa che, in questo periodo, frequenta poco (in questi mesi è ospite fisso de “La Domenica Sportiva”, dove, con competenza ed ironia, parla di una della sue grandi passioni, lo sport, il calcio in primis!). Le sue apparizioni televisive dell’ultimo anno hanno sempre registrato picchi di ascolto: “Realpolitik” (Adriano Celentano), unico ad essere stato invitato due volte dal “Molleggiato”; “Che Tempo che fa” (Fabio Fazio), ospite per gran parte della scorsa stagione e protagonista con i suoi aneddoti personali e della sua carriera artistica; “Famiglia Salemme Show” (dell’amico Vincenzo Salemme).
3/1/2008
Tratto da NAPOLI.COM
giovedì 3 gennaio 2008
Ma quanto è difficile...
E' sempre stato così, ricordo quando non avevo Internet e giravo a caccia di notizie sui giornali... è sempre stato difficile, perchè sei sempre stato schivo e riservato.
Così, succede ancora, a tutti noi che ti amiamo, tocca la fatica di aspettare... è una vita che aspetto, vorrei tanto che ti decidessi a rendere attivo il tuo sito ufficiale!
Ti mando un bacio, da qui... non importa se non ti arriverà, sono abituata a comunicare con te come se potessi rispondermi anche se non succede quasi mai!
mercoledì 2 gennaio 2008
Teo canta "Gitana"
Adoro questa canzone e soprattutto, il modo in cui la interpreti, TEO!
Ricordo quando la cantavi in italiano, su Antenna 3 Lombardia... se ripenso a quegli anni, vivo un'emozione irripetibile.
Grazie, per tutte le emozioni che mi hai regalato...
martedì 1 gennaio 2008
Buon 2008, Teo!
Un bacio
Teocoli Boldi/Abelardo Norquis
Uno dei personaggi che preferisco, al quale Teo regala un'anima esilarante!
Amo la Spagna e la lingua spagnola... grazie, Teo, anche per questo!
Io e Teo
Ricordo perfettamente la mia prima opinione su di lui... NON MI PIACE.
Teo appare scontroso, abbastanza irritante e troppo sicuro di sè.
Impiego poche puntate e comincio a cambiare idea... ai miei occhi appaiono le sue doti artistiche, la sua grande personalità e l'indiscusso fascino, nonchè, anche se tende spesso a nasconderle, la tenerezza e la sensibilità che possiede.
Da allora, non ho smesso di seguirne vita e carriera.
Sono convinta che se fosse nato in America, il suo talento ne avrebbe fatto un "divo". Purtroppo, in Italia, sei molto più considerato se ti fai rincorrere dai fotografi e se partecipi alle feste che contano.
Amo Teo, proprio perchè è sempre stato diverso... se stesso, in ogni occasione, senza indossare maschere e scendere a compromessi.
Spero di potergli rendere omaggio con questo blog, magari, con l'apporto di altri suoi ammiratori.
Buon anno a tutti!